RECENSIONI CARFATICHE FREEJACK - IN FUGA NEL FUTURO (1992)

1991. Alex Furlong è un pilota di formula uno che, un brutto giorno, rimane vittima di un tragico incidente.
La sua auto infatti si schianta contro un ponte dopo un volo tremendo e il nostro rimane ucciso...?
E invece no, perché un istante prima dell'impatto, Alex viene "prelevato" e trasportato nel futuristico 2009 (ah ah ah ah!) da una bizzarra equipe di scienziati che si apprestano ad effettuare uno stranissimo intervento sulla sua mente.
Complice un attacco improvviso da parte di alcuni dissidenti, il furgone in cui Alex è prigioniero si ribalta e il nostro riesce a fuggire dal luogo dello scontro.
Disorientato e in preda al panico, Furlong scoprirà così di trovarsi nel futuro e di essere divenuto un "Freejack", ovvero un corpo contenitore riservato a quei ricconi in punto di morte che vogliono assicurarsi l'eterna giovinezza.
Braccato dalle squadre di recupero del cacciatore di taglie Victor Vacendak, ci vorrà del bello e del brutto perché Alex possa arrivare all'uomo responsabile della sua cattura e per ricongiungersi con l'amata Julie, che lo vide morire sulla pista 18 anni prima e che adesso è divenuta un'importante dirigente della multinazionale McCandless Corporation.
Era il 1992. Questi action tamarroni andavano tanto di moda ed Emilio Estevez
era uno degli attori hollywoodiani del momento, tant'è che sfornava una
pellicola dietro l'altra, sempre nel ruolo del protagonista e vi dirò che non
era neanche male! Aveva il fisico e l'ironia giusta per interpretare quei ruoli
da eroe per forza e abbastanza cazzaro.
Anche in questo titolo, liberamente ispirato al racconto "Anonima Aldilà" di Robert Scheckley, il nostro se la cava benone, anche se il punto di forza di FREEJACK risiede in un grandissimo e scatenato Mick Jagger, nel ruolo di Victor Vacendak (magistralmente doppiato da Rodolfo Bianchi).
L'ex leader delle Pietre Rotolanti è profondamente a suo agio nel ruolo di cattivo non poi così cattivo e tanto simpatico e i duetti, con tanto di inseguimenti esplosivi, con Estevez hanno un ottimo ritmo e lo stesso dicasi per i dialoghi.
Buona anche l'interpretazione di Rene Russo (subito pre Arma Letale) nei panni della fidanzata di Furlong e c'è poi un sempre compassato e affascinante Sir Anthony Hopkins (subito post Chianti e fave) che incarna il carismatico Ian McCandless.
Gli ingredienti ci sono tutti e la storia scorre bene, nonostante qualche
piccola incongruenza che si fa appunto perdonare dalla messa in scena dei
momenti action, fino a una furba conclusione che non lascia lo spettatore
deluso.
Diciamo che si poteva fare meglio nel rappresentare l'allora futuro, che invece pare totalmente uguale al presente, malgrado qualche piccolo espediente tecnologico che adesso risulta un pochino ridicolo a guardarlo.
FREEJACK non è invecchiato benissimo, questo è innegabile, ma resta comunque un buon intrattenimento anni 90 e il regista Geoff Murphy dirige con mestiere, sfornando un prodotto se non altro dignitoso, accompagnato da una colonna sonora rock che spacca i culi, uno su tutti il brano Hit between the eyes, degli immortali Scorpions (Aaawwww!!!!).
Insomma, che dire? Se non l'avete mai visto, date un'occhiata spensierata a FREEJACK - IN FUGA NEL FUTURO.
Il cinema è fatto anche di questi titoli leggeri e senza troppo impegno e non eleviamoci sempre a intellettualoidi di sto cazzo o snob della cippa, che "se non è un film d'essai pregno di significato sociale e nascosto fra le pieghe del tempo e dello spazio, non lo cago manco di striscio!"
Nonostante lo scarso successo al botteghino, il film non andò malissimo nella critica e, col tempo, è diventato un piccolo cult fantascientifico per gli appassionati, va mò là!
PS : devo troppo dedicare un CaRfatics Villains a Jonathan Banks, anch'egli presente
nella pellicola e sempre (ovviamente!) nel ruolo del viscidone stronzo.
Adoro!!! <3