RECENSIONI CARFATICHE - THE ATTICUS INSTITUTE (2015)

Fermo
già da un po' (troppo) fra i film collezionati e mai visti, finalmente ho avuto
modo di farmi letteralmente rapire da questa gelida ventata di horror, che mi
consente di scrivere una recensione davvero elettrizzata ed elettrizzante!
Realizzato BENE in stile mockumentary, THE ATTICUS INSTITUTE è la storia del
dottor Henry West (non Herbert, mi spiace...) che fonda, assieme ad alcuni
amici ricercatori e scienziati, l'istituto in questione, dove si studiano
fenomeni paranormali e capacità rare come la chiaroveggenza, telecinesi e cose
così insomma.
Con tutte le difficoltà del caso ed i fondi ridotti a un lumicino, vittime
anche di una truffa ben congeniata che ha quasi affondato la loro reputazione,
lo staff dell'istituto teme una chiusura imminente, fino a quando non arriva da
loro Judith Winstead, che dimostrerà fin dall'inizio di avere capacità
paranormali molto al di sopra di quanto Henry avesse mai visto in tutti i
soggetti da lui studiati fino a quel momento.
Ben presto, però, l'eccitazione e l'entusiasmo per un caso così unico,
lasceranno il posto all'inquietudine e alla paura, perché Judith non tarderà a
mostrarsi completamente senza controllo e minacciosa nei confronti del gruppo
di cervelloni, instaurando un rapporto oscuro con lo stesso West.
L'arrivo dell'esercito comporterà maggiori complicazioni e getterà ulteriore
angoscia nella struttura, mentre si farà strada l'ipotesi che le facoltà della
donna non siano frutto di una straordinaria evoluzione mentale, ma abbiano una
fonte molto più maligna.
Bello, bello, bello!
THE ATTICUS INSITUTE è un titolo che mi ha fatto parzialmente ricredere sulle
potenzialità del mockumentary, devo ammetterlo.
Chris Sparling, già sceneggiatore del bellissimo Buried e regista del recente e
gustoso Mercy, confeziona un prodotto intelligente e di grande atmosfera, che
non manca di suscitare i giusti brividi al momento opportuno, soprattutto
sfruttando i jump scare come Dio comanda e non buttandoli a caso per tappare
buchi di una sceneggiatura che invece qui è solida e avvincente.
Azzeccatissima anche la scelta del cast, che vede protagonista William
Mapother, quel cugino di Tom Cruise dal volto decisamente particolare che,
spesso e volentieri, si è cimentato in ruoli da villain com buoni risultati e
che qui invece veste i panni di uno scienziato tutto lavoro e niente famiglia
che finalmente troverà, suo malgrado, il caso che ha cercato tutta la vita.
Benissimo anche il cast di contorno, che vede la partecipazione di volti
conosciuti specialmente sul piccolo schermo, la cui caratterizzazione dei
personaggi è ben rappresentata e interessante da seguire.
La storia alterna le riprese video avvenute nei laboratori con interviste
recenti ai testimoni degli eventi che condussero alla chiusura definitiva della
struttura, nell'autunno del 1976.
Nel ruolo della tormentata Judith Winstead, Rya Kihlstedt è eccezionale nel far
insorgere un senso di disagio nel cuore dello spettatore, semplicemente con lo
sguardo e con quelle smorfie crudeli che provocano più di un brivido gelido
lungo la schiena, ve lo posso assicurare!
Pur essendo evidentemente un film low budget, THE ATTICUS INSITUTE è molto ben
strutturato anche sotto l'aspetto tecnico, con una fotografia che assolve
egregiamente al compito di aumentare il pathos della storia, tra rosso, verde
intenso e colori opachi che stimolano un senso claustrofobico invasivo, mentre
la colonna sonora è minimale, ma inserita nelle scene giuste.
THE ATTICUS INSTIUTE è un film che inizia piano piano, prendendo il giusto
tempo per conoscere i personaggi e addentrarsi nel mood della vicenda, perciò
conquista quasi senza che ce ne rendiamo conto e poi, improvvisamente, ci
catapulta in una spirale d'incubo, fino al bellissimo e potente finale in
bianco e nero.
Come al solito, il film è passato inosservato in Italia, uscendo direttamente
per il mercato home video, ma è divenuto un piccolo cult tra tutti gli
appassionati del genere ed i fan dell'horror che amano spaventarsi con
intelligenza e mestiere.
Ottimo titolo per una serata decisamente tosta.
Avrete
paura a spegnere la luce...promesso.