RECENSIONI CARFATICHE - RUNAWAY (1984)

24.08.2023

Ed eccoci di fronte a un film di fantascienza ingiustamente dimenticato, che merita di essere recuperato e visto anche dalle nuove generazioni.
In un futuro lontano, ma nemmeno troppo diverso da quello che si può immaginare, nel quale le macchine affiancano o addirittura sotituiscono l'uomo nella maggior parte dei lavori dentro e fuori casa, il sergente Jack Ramsay e la sua nuova collega Karen Thompson fanno parte di una sezione del corpo di polizia incaricato di occuparsi di tutto ciò che è crimine informatico, fermando e disattivando robot fuori controllo e perseguendo programmatori e scienziati votati al male, che sfruttano la tecnologia come fonte di guadagno illecito.
Impresa non facile per i due partners sarà quella di ridurre ai minimi termini il genio folle del Dottor Charles Luther, che intende utilizzare una nuova specie di chip illegali e pericolosi, che rendono i robot vere e proprie macchine di morte, sfruttando le proprie conoscenze per farsi strada nel mondo del crimine e introdurre una nuova forma di freddo e implacabile terrorismo su scala mondiale.
RUNAWAY, a mio avviso, coniuga nel modo giusto la fantascienza con l'action, mostrandoci uno scenario apparentemente perfetto, nel quale si nascondono insidiosi elementi di distopia.
Sapientemente realizzati, i robot presenti nella pellicola possono oggi sembrare eccessivamente datati, come il film stesso, ma ricordiamoci che siamo nel bel mezzo degli anni ottanta e possiamo assolutamente perdonare qualche ingenuità, che dopotutto fa sorridere e ci porta a seguire una trama di buon livello, accompagnato dall'ottima recitazione del cast di prim'ordine, nel quale Tom Selleck appare certamente determinato, ma anche dotato di grande umanità e parecchi punti deboli (in primis la paura del vuoto), che ne fanno un'eroe assolutamente credibile, così come non possiamo che applaudire la performance di un luciferino Gene "lingua lunga" Simmons che, nei panni del Dottor Luther, regala al pubblico un cattivo spietato e da brividi, anche se sicuramente le vere protagoniste della storia sono le macchine, rese glaciali sicari dalla mente crudele del villain di turno.
Come non ricordare, infatti, i temibili ragni che spruzzano acido corrosivo e saltano al collo delle proprie vittime o la pistola che spara proiettili teleguidati?
Ripeto: gli anni ci hanno portato a godere certamente di migliori scenari futuristici e storie più sfaccettate e dai risvolti politici e sociali di maggior spessore, ma RUNAWAY resta un prodotto dignitoso che tiene incollati allo schermo per quella buona ora e mezza di durata, tra inseguimenti nei vicoli di una città anch'essa fredda e calcolatrice, folli corse in automobile e scambio di ostaggi, fino al contronto finale in cima ad un grattacielo in costruzione.
Jump Scare in agguato, eheheheh...ma tanto ci cascano tutti, è inevitabile! :P ;)
Ben realizzata anche la colonna sonora di Jerry Goldsmith, che aumenta l'atmosfera computerizzata del film, grazie ai picchi dell'allora sfruttatissimo sintetizzatore.
Un gioiellino anni 80 che non ebbe fortuna nemmeno all'uscita in sala, poiché il pubblico preferì dare il consenso a un altro film di fantascienza, diretto da un regista sconosciuto che di nome faceva James Cameron, con protagonista un attore austriaco muscoloso anch'esso semisconosciuto, dal nome impronunciabile: Schwarzenegger o giù di lì.
La storia di un cyborg venuto dal futuro, incaricato di uccidere la madre di colui che sarà il leader della ribellione, nella lotta contro le macchine, dopo un apocalittico conflitto nucleare.
Il titolo? Se ricordo bene, mi sembra fosse TERMINATOR...ma non sono sicuro, eh?

Buonanotte, cari CaRfini e attenti a non avere ragni in casa...di quelli meccanici intendo. pungono forte! :O

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